Viaggiare è la mia passione da sempre.
Basta che mi dici: “Andiamo?” E io sono già pronta, valigia in mano, passaporto pronto ed entusiasmo alle stelle.
Per una che ama viaggiare e riempirsi gli occhi e il cuore di immagini uniche, colori, gusti nuovi, altri modi di vivere la vita il sogno più grande (in questo ambito ovviamente) è poterlo fare per lavoro.
Non tanto lavorare come blogger di viaggi o fare una delle tante altre attività lavorative inerenti questo settore, ma avere l’opportunità di viaggiare per svolgere al meglio il mio lavoro di mental coach.
Conosco molti coach che viaggiano per esercitare al meglio la loro professione, ma non ho mai davvero pensato che io sarei potuta entrare nel novero di quell’élite.
Eppure ancora una volta la vita mi ha dimostrato che la realtà spesso è ancora più bella della fantasia e che ti propone occasioni incredibili per realizzare i tuoi sogni quando meno te lo aspetti.
E così mi ritrovo a esattamente 2 settimane dalla partenza del mio viaggio a New York, la Grande Mela nonché capitale della moda mondiale, emozionata, grata ed ancora assolutamente incredula!
Solo 7 giorni fa parlavo con una mia coachee della trasferta newyorkese che stava programmando per assistere alle sfilate dei capi che la sua azienda realizza per le grandi marche di lusso e tra me e me ho pensato: “Quanto sarebbe figo accompagnarla a New York!”.
L’obiettivo sarebbe, come sempre, darle ancora più valore e, questa volta, si aggiungerebbe anche una fantastica trasferta che coniugherebbe il mio amore per i viaggi con la possibilità di essere al suo fianco, aiutarla a dare il meglio di sé con i clienti.
Ulteriore (e non da poco!) effetto secondario?
Godermi un accesso unico ad uno degli eventi più esclusivi e blindati: la New York Fashion Week!
Un sogno per milioni di donne al mondo, un sogno anche per me!
Ovviamente non ho mai pensato si potesse realizzare, in tutta onestà neanche questa volta pensavo che mi si sarebbe aperta questa porta meravigliosa perché mai e poi mai avrei pensato di propormi per accompagnarla durante questo viaggio di lavoro.
Semplicemente davo per scontato che non fosse interessata, altrimenti me lo avrebbe proposto. O no?
Tutto è accaduto quasi per gioco, durante uno scambio di messaggi durante i quali ho buttato lì l’idea, ridendoci sopra, giusto per alleggerire questo periodo molto impegnativo per chi sta preparando i capi per le sfilate.
Ho scherzato su quando sarebbe stato bello per lei avermi al suo fianco mentre presenziava a incontri, sfilate, eventi.
Chi non vorrebbe la propria coach accanto durante le giornate fitte e impegnative della moda newyorkese?
Per me era una divertente boutade, lei però l’ha accolta immediatamente con grandissimo entusiasmo e mi ha chiesto: “Ma davvero verresti?”
Sono rimasta senza fiato. Pensavo che fosse lei adesso a scherzare.
Quando, poche ore dopo mi sono arrivati i piani di volo ho capito che non era uno scherzo, che davvero non vedeva l’ora di affrontare queste giornate insieme, di avermi al suo fianco.
Con una sola semplice frase ho creato le condizioni per:
- lavorare ancora meglio con lei
- riuscire a darle ancora più valore
- realizzare un sogno a cui veramente pochi eletti hanno accesso
Se non avessi osato, se non mi fossi proposta tutto questo sarebbe ancora un fantastico ed evanescente sogno al posto di una magica realtà.
Questa è la magia delle parole, questa è la meraviglia dell’agire!