La mia Torino negli ultimi anni ed anche in questi giorni, è al centro della trasformazione di un elemento che per anni ha vissuto una sua pacifica stabilità: il croissant.
Dopo l’avvento, alcuni anni fa, del croissant cubico, ora è arrivato quello sferico (ed anche quello flat).
E sui giornali se ne fa un gran parlare tra nuovi locali, nuovi e vecchi maestri pasticceri.
Il tutto in nome della tradizionale colazione all’italiana: cappuccino e croissant.
La colazione all’italiana come risposta a quella all’americana con uova e bacon.
Peccato che uova e bacon non siano una tradizione americana.
Sono semplicemente il frutto di una campagna pubblicitaria degli anni ’30 basata sulla manipolazione del subconscio, ideata da un pubblicitario nipote di Freud.
Allo stesso modo non mi pare proprio che i nostri nonni andassero a fare colazione al bar con cappuccino e cornetto (o croissant che dir si voglia e che di certo non nasce in Italia, bensì in Austria).
La cosa poco concepibile è che il messaggio che ne deriva è che l’italiano fa colazione con croissant e cappuccino.
Mentre chi dice le cose davvero come stanno, passa un po’ in sordina.
E come stanno le cose?
Se vuoi puoi fare la colazione con croissant e cappuccino, ma sappi che non è un pasto esattamente salutare, proprio come uova e bacon.
Poi, vuoi concederti il croissant ogni tanto? Fallo! Fai bene.
Ma farne un’abitudine è sbagliato.
Perché ciò che fa la differenza sono le abitudini.
Positive. Negative.
Se due volte l’anno ti trovi con gli amici e passate una serata a mangiare schifezze e bere fiumi di birra non è un problema.
Magari per un paio di giorni mangerai un po’ più di verdura e berrai abbondante acqua.
In ogni caso il tuo organismo si dimenticherà presto della serata e quel che resterà sarà il piacevole ricordo dell’allegria con gli amici.
Se invece la cosa è una prassi allora c’è un problema, perché il tuo corpo ti presenterà il conto.
Di abitudini ho già scritto, qui vorrei rimarcare anche un altro aspetto che è quello comunicativo.
Il fatto di fare una cosa all’italiana per alcuni può essere un incentivo.
Come per un altro può esserlo fare colazione all’americana.
Occorre quindi porsi delle domande quando si leggono etichette che magari ci possono condizionare nelle scelte. Ogni tanto vale la pena alzare le antenne.
E porsi una semplice domanda. “Questa è la colazione all’italiana!!” … e chi lo ha detto?
Questa semplice domanda ti permetterà di esplorare e magari sostituire abitudini non buone con altre migliori.
C’è qualche abitudine che vorresti rimuovere?
C’è qualche abitudine che invece vorresti introdurre?
Se ti fa piacere scrivimelo!
Ricorda.
Non è ciò che fai ogni tanto che ti definisce. È ciò che fai giorno dopo giorno.