Seguo una pagina social che parla di basket: “La giornata tipo”.
La apprezzo molto perché parla dello sport che ha avuto una presenza molto importante nella mia vita e lo fa sotto tanti punti vista diversi.
Un aspetto che mi piace è che spesso mi fa letteralmente capottare dal ridere.
Il secondo aspetto, il più bello, è che parla soprattutto di persone. Chi vince, chi fa 50 punti ogni tanto è narrato.
Ma più spesso al centro c’è un aspetto umano, come in questo articolo.
Non so se tra di noi c’è qualcuno che con una sua azione sarà in grado di cambiare il mondo in meglio. Me lo auguro.
Ciò di cui sono certo è che ognuno di noi può portare il suo contributo.
Forse sai già come si fa a mangiare un elefante. Se non lo sai la risposta è: un boccone alla volta.
Allo stesso modo, un’azione alla volta, possiamo aiutare il mondo ad andare nella direzione giusta.
È facile. Basta essere gentili. E dimostrarlo con piccoli gesti.
Le lunghe strade si percorrono esattamente come quelle brevi. Un passo dopo l’altro.
L’insegna del fioraio più noto a Torino recita Ditelo con i fiori.
Tanti anni fa qualcuno sul muro a fianco ricordo scrisse: “a dirlo con i fiori nessuno ti capisce”.
Beh, non è vero.
La gentilezza viene capita eccome!
E non vale dire “eh, ma io prima voglio ricevere gentilezza” oppure “ io sono gentile ma non sono ripagato”.
La gentilezza che si offre agli altri è in primis verso sé stessi!
Immagina cosa ha provato il ragazzo che ha donato la maglietta …
Tornando a casa felice per la vittoria della sua squadra, quanto sarà stato ancora più colmo di gioia per il suo gesto?
A leggere una storia come questa non ti viene voglia di essere nei suoi panni?
A me sì!